Le profezie di Daniele

Le profezie di Daniele

17 Gennaio 2021 0 di Timoteo Lauditi

Gentile Samuele,

scusami il ritardo con cui rispondo al tuo post. Non potevo rispondere con sole due frasi. Per cui abbi la compiacenza di seguire il mio ragionamento.

Anzitutto grazie per aver espresso il tuo dubbio. I dubbi costringono a riflettere e a rivalutare le proprie posizioni, poi a confermarle o aggiustarle.

Probabilmente sai che per “profeta” si intende sia chi proferisce il futuro che chi proferisce la parola del Divino, di Dio. Quindi è giusto che Groening non si definisca profeta. Le interpretazioni che qualcuno voglia dare a dei fumetti o testi per spiegare determinati avvenimenti, non fa dell’autore un profeta. E la profezia non è semplice previsione: se dicessimo che in futuro le automobili non avranno più un volante, questa non sarebbe intesa come profezia nell’uso stretto del termine.

Per quanto riguarda le date, una profezia non deve rivelare una data precisa per essere profetica. Può anche solo indicare un periodo di tempo specifico in cui coincidono tutti i particolari profetici. Per esempio, il profeta Daniele ebbe in rivelazione il periodo in cui sarebbe arrivato e morto il Messia Gesù.
La profezia includeva la liberazione degli esiliati ebrei (Daniele stesso era esiliato), la ricostruzione della città Gerusalemme a quel tempo senza mura e disabitata, il periodo di tempo che sarebbe intercorso dalla ricostruzione della città all’arrivo del Messia, la sua morte e la seconda distruzione di Gerusalemme operata dai romani. (Daniele 9:24-27). Il libro di Daniele è così preciso che quando nacque Gesù, gli ebrei erano allertati dalla profezia. Quando Erode chiese agli studiosi scribi e sacerdoti quando sarebbe nato il re dei giudei, essi risposero basandosi sul libro di Daniele dicendo che era quello il periodo in cui si aspettavano la sua venuta, anche se non sapevano l’anno esatto. E sapevano anche la cittadina dove sarebbe nato. Vi erano due Betlemme a quel tempo, ma il profeta Michea predisse che era Betlemme Èfrata, in Giudea.

Riguardo al periodo all’inizio del I secolo, Giuseppe Flavio, in La Guerra Giudaica VI, cap. 5, dice che fu la profezia messianica a incitare i giudei alla ribellione contro Roma, profezia che essi interpretarono male, perché benché Gesù fosse il Messia, non doveva regnare in terra. La citazione di Flavio indica comunque le aspettative degli ebrei suscitate dalla profezia.

Quindi una profezia non deve per forza contenere l’anno e il mese in cui si avvererà.

“Quanto tempo deve passare?”

Per rispondere alla tua domanda “quanto tempo dovrà passare prima che queste cose siano accadute aspettando il passo successivo per ammettere che, forse, ci potrebbe essere la possibilità che…le profezie senza tempo possano accadere senza altre conseguenze? O che vengano prese come altre persone credono che siano?” dobbiamo servirci come base delle parole di Gesù “in quanto al giorno e all’ora nessuno sa, solo il Padre” (Matteo 24:36) e ricordare però, che egli ci diede un segno composito per riconoscere il periodo, come quando più alberi mettono le foglie e capiamo che l’estate è vicina; non lo capiremmo per un solo albero precoce. (I segni indicati da Gesù sono esposti in Matteo 24, 25; Marco 13; Luca 21).

Però la tua domanda è giustificata: è questo il periodo in cui finirà la politica umana? o ci saranno continui slittamenti dovuti ad altre conseguenze? Le profezie possono essere sempre adattate ad avvenimenti nuovi? Anche gli apostoli di Gesù gli chiesero: “ristabilirai adesso il Regno”? (Atti 1:6) “Quando avverranno queste cose?” (Matteo 24:3)

Per capire le profezie sulla successione del dominio mondiale bisogna tener presente il tema conduttore della Bibbia.

Il filo rosso della Bibbia

Bisogna innanzitutto tener conto di una cosa, ammettendo che la Bibbia sia un libro ispirato da Dio (cosa che bisogna prima provare a sé stessi): il filo rosso che guida i lettori biblici da Genesi a Rivelazione (scritti in ca. 1600 anni) verte intorno al mezzo con cui Dio libererà l’essere umano dalla condizione in cui è caduto a causa dell’autogoverno: il Regno di Dio.

Per capire le profezie che annunciano l’avvento del Regno di Dio come unico governo mondiale, non ci si può soffermare solo al libro che contiene una profezia al riguardo, perché gli stessi scrittori ammettono ‘di non capire quello che stavano scrivendo’ sotto ispirazione. (Daniele 12:8,9)

Visto che il tempo in cui Dio sarebbe intervenuto negli affari umani era futuro, non era necessario trasmettere tutti i dettagli insieme. Infatti in Daniele 12:3,4 si legge che “al tempo della fine” molti avrebbero compreso avendo tutti i libri biblici a disposizione. Per tutto il periodo di stesura dei libri biblici, Dio mise a disposizione dei puzzle, delle informazioni aggiuntive, che messe insieme rendono possibile una comprensione accurata e armoniosa e inequivocabile. Gesù stesso disse ai suoi più stretti amici che non poteva dire tutto quello che sapeva perché non erano in grado di comprenderle al momento. (Giovanni 16:12)

Tornando a Daniele e all’immagine del sogno del re Nabucodonosor, essa rappresenta la successione delle potenze mondiali. Tu chiedi se non si può applicare a qualsiasi situazione storica, all’infinito. Ci sono dei punti cardine che non permettono di interpretarla a piacimento. Il motivo è che fu Daniele stesso a identificare le potenze politiche iniziando da Babilonia e la successione del dominio mondiale è storia, non si può correggere nulla del suo tracciato.


Leggi per favore Daniele 2:31-43. Il sogno narra di una statua colossale, di metalli diversi, che viene distrutta da una pietra tagliata da un monte che finisce sui piedi dell’immagine facendola crollare e polverizzandola completamente.

I metalli sono dal più pregiato oro al meno prezioso ferro, per finire mischiato con l’argilla:

  1. Testa d’oro: Babilonia v. 38 “tu sei la testa d’oro”.
  2. Petto e braccia d’argento: v 39 “dopo di te… un regno inferiore a te.”
  3. Ventre e cosce di rame: v. 39 un altro regno “che governerà l’intera terra”.
  4. Gambe di ferro: v. 40 “regno sarà forte come il ferro…frantuma e polverizza.”
  5. Piedi di ferro mischiati all’argilla: vv. 41-43 un “regno diviso”.
  6. v 44 I piedi vengono colpiti da una pietra, tagliata da una mano divina, che distruggerà la statua, indicando la caduta dell’intero sistema politico.

Questa profezia può essere interpretata a piacimento se lasciata a sé stante. Ma come detto prima, le profezie bibliche su specifici avvenimenti sono spesso da correlare con altre dello stesso scrittore o anche di altri scrittori di epoche diverse, dove si trovano dei paralleli.

L’immagine del sogno del re Nabucodonosor, rappresenta la successione delle potenze mondiali

La succitata profezia va vista alla luce di un’altra profezia di Daniele dove vengono menzionate per nome le due potenze che avrebbero dominato la scena mondiale dopo Babilonia: un montone con due corna a cui nessuna bestia poteva resistere, fino a che arriva un capro con un unicorno notevole che lo annienta. Il corno si rompe e ne spuntano altri quattro, da cui usciranno quattro regni meno potenti. (Daniele 8:2-12) Daniele stesso riceve e scrive la spiegazione: (Daniele 8:20) ‘il montone con due corna rappresenta i re di Media e di Persia’; (v. 21) ‘il capro col grande corno rappresenta la Grecia’, (v. 22) ‘le quattro corna spuntate dal grande corno indica che dalla Grecia sorgeranno quattro regni, non con la stessa potenza’. Da osservare che al momento della stesura del libro di Daniele ai greci mancavano 200 anni alla conquista della Persia.

La storia dimostra che Babilonia fu conquistata dalla Medio-Persia. Poi l’immenso impero persiano fu conquistato in soli otto anni dalla Grecia con a capo il re Alessandro Magno, che morto prematuramente fu sostituito dai suoi quattro generali che si spartirono il regno: Cassandro, Lisimaco, Seleuco I Nicatore e Tolomeo.

Qui non si può interpretare nulla perché i nomi delle tre potenze sono dati: Babilonia, Medio-Persia, Grecia.

Qui non si può interpretare nulla perché i nomi delle tre potenze sono dati dalla Bibbia: Babilonia, Medio-Persia, Grecia.

La stessa profezia del montone e del capro parla di (v. 9) ‘un piccolo corno spuntato da uno dei quattro’, che crebbe tantissimo fino a inorgoglirsi tanto da eliminare (v. 11) “il Suo santuario”, cioè il tempio di Dio a Gerusalemme. Visto che al tempo in cui Daniele scriveva il tempio a Gerusalemme era stato distrutto dai babilonesi e che le potenze menzionate erano future a Babilonia, questo “piccolo corno” con un “aspetto feroce” (v. 23) non può essere altro che Roma, che nel 70 E.V. distrusse il tempio e la città.

Mettendo insieme le considerazioni, abbiamo questa spiegazione possibile:

  1. La testa d’oro è specificata da Daniele con “tu stesso o re”: Babilonia
  2. Babilonia fu sconfitta da una duplice potenza (due braccia d’argento): Media Persia
  3. La Persia fu spodestata dalla Grecia (ventre e cosce di rame)
  4. Roma si dimostrò una potenza di ferro, come le gambe di ferro.

E qui siamo a quattro potenze mondiali. Manca l’ultima, che proviene dalle gambe e ha il suo stesso metallo, il ferro, con l’aggiunta dell’argilla e che è rappresentata dai piedi, l’ultima componente di questa successione del dominio mondiale.

Il fatto che non ci sia un metallo differente può indicare che non ci fosse un passaggio netto alla potenza successiva. Difatti l’Impero Romano fu diviso per motivi strategici militari in due parti: in Impero Romano d’Oriente e Impero Romano d’Occidente. Il tentativo di riunire in uno questo impero portò al Sacro Romano Impero, un agglomerato di nazioni europee centro-occidentali e che durò circa 1000 anni. Da esso si affermò l’Inghilterra che governò su una grandissima parte dell’emisfero terrestre e si unì durante il primo conflitto mondiale alle sue colonie indipendenti, gli Stati Uniti d’America. Si formò così la potenza Anglo-Americana, tutt’ora la potenza mondiale indiscussa.

I piedi in parte d’argilla dimostrano la sua fragilità interna. La situazione attorno alle elezioni recenti dimostrano quanto sia rovinata la struttura interna della potenza mondiale attuale.

Dalla grafica vedi collegate delle bestie alle diverse parti metalliche della statua. In effetti, nel capitolo 7 di Daniele si legge di un’altra profezia, quella delle quattro bestie, le cui caratteristiche somigliano a quelle delle altre due profezie. Il versetto 17 specifica: “queste grosse bestie, quattro di numero, sono quattro re che sorgeranno dalla terra”. Non si tratta di ulteriori potenze mondiali, ma delle stesse.

Questo lo si può affermare perché il finale è uguale in tutte le visioni: l’ultima potenza sarà eliminata non da mani umane e il dominio sarà dato ad esseri spirituali.


Il finale delle visioni

Il finale nella successione delle potenze mondiali di questa terza profezia delle quattro bestie finisce così: ‘con le nubi del cielo qualcuno simile a un figlio dell’uomo viene ammesso al cospetto dell’Antico di Giorni (Dio)… e gli vengono dati dominio, onore e un regno…. I santi del Supremo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre, per tutta l’eternità… Alla quarta bestia fu tolto il dominio perché fosse annientato e distrutto completamente. E il regno fu dato al popolo dei santi del Supremo. Il loro regno è un regno eterno, e tutte le potenze li ubbidiranno loro’. (Daniele 7:13,14,17,18,23,27)

Il finale nella profezia del montone e del capro è questo: “nella parte finale del regno, quando i trasgressori avranno raggiunto il limite, sorgerà un re dall’aspetto feroce…Insorgerà perfino contro il Principe dei principi, ma sarà stroncato senza l’intervento di mani umane”. (Daniele 8:23-25).

Il finale della profezia dell’immagine è: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo istituirà un regno che non sarà mai distrutto. Questo regno non passerà nelle mani di nessun altro popolo; frantumerà tutti questi regni e metterà loro fine, e sarà l’unico a durare per sempre. Infatti hai visto che dal monte fu tagliata una pietra, non da mani umane, e che essa frantumò il ferro.”
(Daniele 2:44, 45)

Le potenze politiche non menzionate

C’è ancora un aspetto da rilevare: nella storia ci sono stati molti altri imperi. Come facciamo a dire che nelle profezie sono solo le cinque menzionate? Ricordo: tre sono menzionate da Daniele stesso: Babilonia, Medio-Persia, Grecia; una fu quella che succedette ad Alessandro Magno da uno dei quattro generali e che divenne Roma.

Inoltre, visto che Dio fece scrivere la Bibbia per dare speranza ai suoi servitori attraverso la promessa che sarebbe intervenuto con un Regno celeste per eliminare la malvagità e le tirannie dovute al malgoverno umano, le profezie che riguardano la successione politica hanno interessato solo quelle potenze che hanno avuto a che fare con il popolo di Dio. Questo restringe il campo di applicazione profetica alle poche potenze menzionate. Eliminando questa sequela di nazioni politiche, Dio indica che eliminerà tutti gli altri governi che governano alla stregua di queste. Altre visioni profetiche al riguardo sono riportate nell’Apocalisse, che si collegano molto bene alla stessa successione delle visioni di Daniele.

Quindi alla tua domanda “quanto tempo dobbiamo aspettare?” ti rispondo dicendo che io credo che ciò che sta accadendo alla potenza Anglo-Americana, alla sua democrazia, alla coesione interna, e ciò che sta accadendo al mondo intero è un’indicazione che il tempo sta per scadere. Non sappiamo l’ora. Ma sappiamo che dopo i piedi dell’immagine, non esiste altra parte del corpo a reggerla.

Non sappiamo l’ora. Ma sappiamo che distrutti i piedi dell’immagine non esiste altra parte del corpo a reggerla.

La profezia biblica non è senza tempo.

Come ti dicevo all’inizio, bisogna però provare se la Bibbia è veramente il libro di Dio e se ci si può fare veramente affidamento. A questo riguardo ti invito a scaricarti questo documento interattivo e che ti inoltra all’esame della Bibbia. Sono solo 3 temi: 1. “Come può aiutarti la Bibbia”, 2. “La Bibbia dà speranza”, 3. “Puoi credere nella Bibbia?”. Se vuoi puoi proseguire nella tua ricerca con il libro completo clicca qui: LIBRO.

Cordialmente

Timoteo Lauditi, 17.01.2021

Immagini dal web