PASTORI D’ARIA
PASTORI D’ARIA
Continuano a belare in silenzio
ovini scarni dentro, coi loro
agnelli bianchi in cerca di riparo.
Aspettano la voce di pastori
occupati a colpire l’aria,
dediti a giocare con il bastone,
a trascorrersi col can pastore.
Basterebbe un po’ d’ombra
un luogo un po’ più irriguo;
uno sguardo comprensivo;
un sostegno per un attimo.
Invece nulla. Aria. Banalità.
A forza pascono le greggi
affaccendati sui loro seggi.
Invasi di gloria e di potere
o assorbiti dai loro affari;
non li sentono nemmeno,
i belati laconici di chi ansima.
Assenti attraversano i branchi
come fossero aria. Inciampano
su una bestia caduta; e son pronti
a mandare il cane e il bastone.
“Che si rialzi, magra e pigra!”
O simulano dolore, troppo tardi.
Con le parole involucrano l’aria
senza dar loro corpo né spirito.
Spandon frecciate e freddure
o solo indifferenza e distacco.
Non ricordano Colui che li sorveglia?
Il Gran Pastore tornerà con forza;
pascerà le Sue pecore con cura.
Le prenderà in braccio e le proteggerà.
Fino ad allora, o Dio, concedi potenza.
Timoteo Lauditi, 7 febbraio 2006
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