TRA MILLE ANNI SARÒ
TRA MILLE ANNI SARÒ
Vorrei sapere se restando così
Io non sia ugualmente trasformato
Dai pensieri che non mi lasciano
Dalle anime che mi circondano
E anziché restare come sono
Io non divenga a poco a poco
Ciò che non voglio essere.
Eppure lo so che se non lotto
Io non sarò più lo stesso
Eppure so che senza pensieri e anime
Non piacerei nemmeno a me stesso.
E allora voglio il meglio dagli altri
E pensare pensieri che mi trasformino
Per divenire ciò che so di voler essere.
Ma vorrei vedermi già ora da lontano
Ed essere arrivato al punto d’arrivo
Risparmiandomi la strada tortuosa
Per godermi la vita placidamente
Senza dolori nel cuore e nella mente.
Ma sarei veramente contento
Senza uno sforzo per arrivare in fondo?
Evviva quel giorno glorioso, lontano
Lontano mille anni da me
Un giorno infinito che non lascia rughe
Ma segni indelebili, segni belli di vita
Che addolciscono i volti e le anime.
Evviva i giorni di viaggio che farò
Perché allora, tra mille anni, sarò.
Timoteo Lauditi, 3 maggio 2005
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