ASPETTAR PRIMAVERA

ASPETTAR PRIMAVERA

1 Ottobre 1999 0 di Timoteo Lauditi

ASPETTAR PRIMAVERA

(a Emanuele e Loredana alla morte del padre e ad un anno dalla morte della madre)

Un tonfo improvviso
ritorna tenace
a un anno di tregua
dall’ultima strage,
e ‘l sorriso dilegua
dal giovane viso.

Un Altro s’è spento
lasciando un sol segno:
un cupo dolore,
con impeto indegno,
che lacera il cuore
nel mesto lamento.

Lo stesso inganno
la vita ha giocato
or ora a un inverno,
non dando più fiato
a quelli che restano
per vincer l’affanno.

Tramonta una vita
e nell’occaso nasce
il timore di poi,
del giorno che nasce,
di vivere soli,
della vita che resta.

Scompare la vita
frangendo il passato,
cedendo i ruderi
ad album di foto.
I volti più cari
soltanto su carta! 

Due giovani vite
punite a restare.
A odiar ciò che resta
del debole essere,
a viver la vita
con forze sfinite. 

Una sola preghiera
alzata al Creatore
con flebile voce:
che possa Tu dare
al cuore la pace
fino a Primavera.


Timoteo Lauditi, 13 ottobre 1999
Tutti i diritti riservati

Immagine
Passione e tormento, Van Gogh