Uomo del mio tempo
Più andiamo avanti, più restiamo dov’eravamo. O forse torniamo indietro. P.es. ho letto che il presidente „dittatore“ eritreo fa arrestare chi non condivide i suoi ideali. Qualche anno fa ha fatto arrestare suo figlio di 38 anni, sua figlia di 15 e suo nonno di 87. Ci sono Testimoni di Geova e pentecostali in carcere da 10-25 anni, senza processo e formale accusa, solo perché non frequentano la Chiesa Ortodossa frequentata da lui. Le condizioni sono disumane.
Anche in Russia sono stati arrestati membri di minoranze religiose (i più TG) perché Putin li equipara all‘ISIS.
Beh, penso l’uomo, benché col potenziale di amare profondamente, è manipolato da chi è un essere invisibile e mafioso: Satana il Diavolo (identificato da Cristo come „il governante di questo mondo“.)
Per cui ricordo appropriatamente Salvatore Quasimodo, che poeticamente ci rilancia tutti all’età della pietra.
Poesia di Salvatore Quasimodo
UOMO DEL MIO TEMPO
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo.
Eri nella carlinga, con le ali maligne,
le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo.
Hai ucciso ancora, come sempre,
come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi».
E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo
Timoteo Lauditi, 29.5.2018
Foto https://hrc-eritrea.org/eritrea-20-years-and-counting-the-exceptional-persecution-of-jehovahs-witnesses/