Recensione a “L’Infinito Viaggio” di Iana De Muro

Recensione a “L’Infinito Viaggio” di Iana De Muro

30 Gennaio 2022 1 di Timoteo Lauditi

Recensione di Iana De Muro

“L’ infinito viaggio” di Timoteo Lauditi

Ogni percorso poetico è un viaggio verso l’infinito e l’assoluto, verso spazi senza confini, terre fertili di sentimenti autentici, dove, come acque cristalline, sgorgano emozioni. Sì, perché, come diceva il poeta siriano Nizar Qabbani: “La Poesia è la terra delle emozioni”.

Nella silloge di Timoteo “L’infinito viaggio”, le emozioni affiorano nel lettore che assapora la pienezza dei versi. Il viaggio è, di per sé, la metafora della vita, del suo scorrere, secondo “Il Panta rei” di Eraclito e della ricerca costante di conoscenza; viaggio verso l’esterno, ma soprattutto all’interno di sé stessi per cercare il senso dell’esistenza.

Emblematico il fatto di iniziare e concludere la silloge con due poesie sul Tempo, come se tutta la raccolta fosse racchiusa in un quadro, quello esistenziale che non può che avere come cornice il tempo nel quale siamo immersi fin dalla nascita.

Tra le prime liriche, “A te che sei la mia Poesia” è un tributo, una vera ode alla Musa ispiratrice, vista come persona di cui innamorarsi: A te concederò di aprirmi/ di entrarmi dentro coi tuoi occhi/a rovistare tra tesori e cocci/ (…) A te mi denuderò, ma con pudore/restando dietro un velo, per non morire. / Ti parlerò fino a invaghirmi/ e mi innamorerò di te per sempre, / di te, che sei la mia poesia.

I temi trattati nella raccolta sono svariati: argomentazioni filosofiche, poesie d’amore per la donna amata, compagna di viaggio, l’intensità della passione amorosa, vissuta nella trepidazione: Ti cercavo con lo sguardo/ tra le grate dei portoni, / pregando che spuntasse/ dalle ombre quel sorriso/ che il tuo volto porta avvolto. (…) Tra quei vicoli stretti / di quelle case appollaiate/ ho sognato d’incontrarti/ un meriggio di prima estate; l’angoscia del tempo presente, l’invito a cogliere l’attimo e a vivere la vita aggrappati a una fede cosciente, stigmatizzato dai versi della lirica “I fiori del Bene”: A noi resta il compito di posare/non cuori amari arroccati ma fiori/ campanule e secolari alberi / in questa nostra terrena dimora/ e coprir studiando la Sua Parola/ i nostri dubbi e gli eterni perché. /A cuor leggero così salteremo/ di gioia, vedendo come l’amore/sgretola persino le rocce da cui/spuntano copiosi i fiori del bene. Viaggio nei ricordi, conforto del tempo passato: Mi rincorrono i ricordi passati/ e li stringo a me come compagni/ mentre con gli occhi e con i piedi/ mi dirigo verso quella montagna/ che mi offrirà il panorama atteso.

Elogio del silenzio a cui vengono dedicate diverse poesie e sono quelle in cui domina maggiormente il senso d’infinito, efficacemente evocato in “Anagrammi silenti”.

Particolarmente suggestive sul piano poetico sono le poesie dedicate alla luna. L’astro, che tanto ha ispirato i poeti di tutte le epoche, assume una valenza molto importante nella raccolta tanto da diventare un punto fermo, la porta d’ingresso verso quell’infinito a cui tende l’animo del poeta nel perseguire il traguardo finale: Come la luna fedele/fissata al suo binario sbiadisce gli astri intermittenti/puoi scegliere di splendere/ anche nel buio della notte/ perché quando la luna muore/ è già l’alba.

Lo sguardo dell’autore è rivolto all’assoluto, alla ricerca del Bene Supremo e ogni poesia suscita forti suggestioni; il suo anelito a vivere una vita improntata alla rettitudine e alla purezza lo stimola al perseguimento della meta. Ed ecco che la siepe di leopardiana memoria non è qui più un limite, bensì un oltre che apre nuovi orizzonti, un’onda da cavalcare in un mare dove il pensiero non si spaura di fronte all’immensità, ma esulta nel desiderio d’infinito verso la conoscenza, nel meraviglioso viaggio esistenziale appena iniziato.


Iana De Muro è nata ad Arzachena nel 1959 e si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Ha insegnato francese nelle scuole superiori di Arzachena e Olbia. Si è aggiudicata diversi premi letterari – tra gli altri, il prestigioso “Naji Naaman Literary Prize 2021”, in Libano. Varie sue composizioni, in versi e in prosa, in italiano e in gallurese, sono state pubblicate in antologie.


I commenti…

Nereo Maggiani Molto bella la recensione su una silloge di valore.

Sandra Manca La nostra cara amica Jana legge sempre con interesse e attenzione la poesia, che sia dei grandi poeti o dei suoi amici e colleghi e sempre ci omaggia delle sue attente e puntuali recensioni. Jana riesce a cogliere gli aspetti più intimi dei versi e il filo conduttore della poetica di ciascun autore. Complimenti per l’ottimo lavoro Jana e a Timoteo l’augurio di proseguire nel cammino della poesia con interesse e voglia di crescere. ❤️

Onia Angiulli Un elogio all’ autore e a colei che ne ha saputo presentare la produzione poetica

Norberto Teresa Complimenti! Bravissimo 👏

Antonella Valentini Complimenti.💚

Francesco Lanza Congratulazioni

Rosanna Petraglia ho appena fatto ordine. Un cordiale saluto. Non vedo l’ora di poter centellinare il sapore dei tuoi versi. Ad Maiora!