Un virus peggiore del COVID-19

Un virus peggiore del COVID-19

1 Aprile 2022 4 di Timoteo Lauditi

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Oramai ne parliamo da mesi. Non passa un giorno in cui i nomi “Coronavirus”, “Corona”, “Virus” o “COVID-19” non sfiorino le nostre labbra o facciano vibrare i nostri timpani. Sembra che questo ‘invisibile essere’ abbia appiattito tutte le altre notizie e le altre necessità: ha invaso le nostre attività, le nostre giornate, sconvolto le nostre abitudini, accelerato le paure del domani e purtroppo in molti casi seppellito i nostri cari.

In questi giorni in cui quasi tutto si è fermato, e una legge superiore ci costringe a restare a casa, abbiamo più tempo per dedicarci alle cose tralasciate. Magari per meditare sul significato della vita, sul perché siamo arrivati a questa situazione. Possono essere sollevate molte teorie, comprovabili o meno: l’avidità dei governanti? che hanno risparmiato sulla ricerca scientifica, ridotto strutture sanitarie, tolto denaro all’istruzione, alimentato il concentramento del potere finanziario, globalizzato le risorse? Possiamo cambiare qualcosa noi nel nostro piccolo?

Vi propongo un altro quesito: E se ci fosse un virus peggiore del COVID-19? Non un COVID-20 o uno che invaderà la nostra quotidianità futura: uno che abbiamo già dentro di noi, che non possiamo misurare con un tampone, ma di cui vediamo gli effetti e di cui il Coronavirus è solo una infinitesima parte.

“La via di tutta la terra”

Siamo stati stravolti emotivamente dalle immagini dei carri militari che da Bergamo trasportavano via le salme. È uno strazio vedere quanto soffrano i loro cari; non possiamo non sentirci coinvolti. Ma sappiamo che corona o non corona, percorreremo tutti “la via di tutta la terra”, come un antico condottiero chiamò la morte.

Quanti tra noi hanno già perso un proprio caro che non sia morto per il Coronavirus? E non vediamo tutti l’invecchiamento sulla nostra pelle ogni volta che ci specchiamo? Non siamo forse più che consapevoli del significato del passaggio del tempo su di noi? Eppure abbiamo imparato a conviverci e ad accettare che prima o poi anche noi percorreremo l’ultima strada! “Accettare” sta qui non per “gradire”, ma per lasciar andare su di noi ciò che non possiamo cambiare, perché per quanto ci dicano che la morte sia un passaggio ad una vita migliore, nessuno di noi ci crede veramente. Volete obiettare? Allora ditemi: se un vostro caro vi dice che parte per l’Australia per un mese o un anno o anche per sempre, fate forse lutto? Vi dimenate dal dolore per la perdita? Ecco! se lo facciamo per un morto è perché invece sappiamo – anche inconsciamente – che tutto finisce lì, che non lo rivedremo più; altrimenti il dolore sarebbe irrazionale e inspiegabile.

Cosa può esserci al momento di peggio del Coronavirus?

Se si muore per altre cause che non siano il Coronavirus, e se per i casi di morte per Coronavirus spesso esso è una concausa, concorderete che il virus non è il peggio che possiamo incontrare, d’accordo? Seguitemi per favore in questa argomentazione. So che la maggioranza di quelli che leggono, hanno un’educazione cristiana, e credono o hanno sentito qualcosa sull’insegnamento biblico del peccato e del riscatto di Cristo. Se invece avete un altro punto di vista, continuate a leggere per curiosità; spero che la vostra forte convinzione non si smuova per una semplice lettura.

I nucleotidi della morte

La Bibbia, in Romani 5:12 legge: “Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte si è estesa a tutti gli uomini perché tutti hanno peccato.”
Secondo questo versetto dunque, se non avessimo peccato, non moriremmo. Fila il ragionamento? Lo ripeto: se moriamo perché il peccato è entrato nel mondo, se questo non fosse accaduto, non sarebbe morto nessuno finora. Dunque moriamo perché siamo peccatori.

Aspettate: non andate via. Continuate a leggere.
Qualcuno potrebbe avere problemi a considerarsi un peccatore, attribuendo questo termine solo ai ladri, disonesti, adulteri, assassini ecc. Noterete però che non bisogna avere commesso un peccato per essere peccatori nel senso biblico. Notate: “La morte regnò da Adamo… anche su quelli che non avevano commesso un peccato simile alla trasgressione commessa da Adamo.” – Romani 5:14. In altre parole, non dobbiamo commettere un peccato specifico, come la ribellione di Adamo, per essere peccatori.

Allora in che senso siamo peccatori? Per eredità. Anche se ci consideriamo le persone più brave del mondo siamo peccatori. Questa verità non fa di noi delle persone malvagie e non deve sminuire il valore che abbiamo come esseri umani. In questo passo biblico, per peccato si intende la legge, o principio direttivo, la forza, che opera negli uomini, cioè l’innata tendenza alla trasgressione che abbiamo ereditato dal primo uomo. È come se dentro di noi si fosse insinuato un peccato-virus che ha cambiato il DNA delle nostre cellule e ci trascina a comportamenti che finiscono nella morte.

Pensate a cosa fa un virus letterale: infetta una cellula sana e sostituisce il suo codice genetico con il proprio DNA sostituendolo e diffondendolo.[i]


[i] Un virus (dal latino vīrus, -i, “veleno”) è un’entità biologica con caratteristiche di parassita obbligato, in quanto si replica esclusivamente all’interno delle cellule di altri organismi… alcuni virus possono inserire fisicamente il loro genoma in quello dell’ospite in modo che sia replicato insieme con esso. Il genoma virale inserito in quello dell’ospite, detto provirus, riprende la sua individualità e produce nuovi virioni in caso di danneggiamento della cellula ospite. https://it.wikipedia.org/wiki/Virus_(biologia)


Il genoma del peccato adamico ha fatto la stessa cosa con noi, iniettandoci i nucleotidi della morte.

Per questo Paolo giunge alla conclusione in Romani 6:23 ”il salario del peccato è la morte”. La conclusione logica sarebbe appoggiare l’esclamazione di Paolo “Misero uomo che sono! Chi mi libererà dal corpo che subisce questa morte?” – Romani 7:24

Un vaccino pronto

La ricostruzione filologica della Bibbia ci porta ad una conclusione esaltante: Romani 5:8 “Ma Dio ci raccomanda il suo amore: infatti mentre eravamo ancora peccatori Cristo è morto per noi.”
In che senso Gesù morì per noi? Adamo ci ha venduti al peccato e ne siamo diventati schiavi. Per liberare uno schiavo bisogna pagare un riscatto che ne copra il valore. Pagando con la sua vita, Gesù rese possibile l’equazione della giustizia divina e Dio accettò il sacrificio di riscatto offerta dal Figlio. Era come se Gesù dicesse al Padre: ‘Non imputare loro nessun peccato; ho pagato io per loro’.
Se andate a prendere una Bibbia sul vostro scaffale e la aprite in Romani 3:23-25 leggerete che sulla base del riscatto di Cristo Dio può dichiarare giusti noi peccatori annullandoci il debito che abbiamo con la giustizia divina.
Chi può fruirsi di questo riscatto? Il Vangelo in miniatura di Giovanni 3:15 rivela: “affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.” (Vedi: Perché Gesù morì per noi)

La dottrina del riscatto è così importante che Gesù stabilì un’osservanza commemorativa presa a prestito dalla Pasqua ebraica. La sera prima di morire, dopo aver osservato la Pasqua e mandato via il traditore Giuda, Gesù usò ciò che rimase del pane e del vino della cena e istituì con gli undici apostoli fedeli una nuova celebrazione per i cristiani, e disse “continuate a far questo in ricordo di me” – Lucca 22:19.

I benefici del vaccino

Cosa significa la sua morte per noi? In breve: essere liberati dal virus-peccato. Che effetti avrà su di noi? La Bibbia dice:
Rivelazione 21:4 “Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più lutto né lamento né dolore. Le cose di prima sono passate”.
Giovanni 5:28 “Non meravigliatevi di questo, perché verrà il tempo in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne usciranno”.
Salmo 37:29 “I giusti erediteranno la terra e vi abiteranno per sempre”.

Non temiamo il futuro

Abbiamo paura per la situazione mondiale causata dal COVID-19? Temiamo che la nostra vita non sia più la stessa dopo? Ci angoscia la situazione finanziaria che si sta creando intorno a noi? Pensiamo possa scatenarsi una guerra civile per accaparrarsi le derrate alimentari?

Possiamo alzare la testa con fiducia. La Bibbia ci garantisce:
Romani 8:32  “Colui che non ha risparmiato nemmeno il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà generosamente insieme a lui ogni altra cosa? Chi ci separerà dall’amore del Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia… la fame, la nudità, il pericolo? Sono convinto che né morte, né vita, né angeli, né governi, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né qualsiasi altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore.”
Certo, se Dio non ha risparmiato nulla, nemmeno il bene più prezioso che aveva in suo figlio, per toglierci di dosso il peccato, perché non dovrebbe darci la vera vita, che gli costa molto di meno?

Cosa farete?

Cosa potrebbe esserci di peggio del Coronavirus? Avere l’antidoto della morte e non assumerlo per mancanza di fede.
Anche se non ci credete, come vi sembra questa spiegazione? Potrebbe soddisfare le vostre aspettative del domani? Vi sembra troppo semplicistico il ragionamento?
Fermatevi un attimo! Ora che siete a casa, avete il tempo per fare un po’ di ricerche e approfondire la questione. Lasciate stare gli appuntamenti con la candela, gli slogan andrà-tutto-bene, i flashmob canori sui balconi; smettete di ascoltare le grida fuorvianti di politici frustrati e di leader religiosi che dichiarano il COVID-19 una punizione di Dio. Lasciate perdere queste attività che sono solo inutili riti scaramantici contro la paura, e finito il rito si presenta l’angoscia.

Tornate a capo dell’articolo e rileggete lentamente. Confrontatelo con quello che sapete, con ciò che vi è stato insegnato. Se siete alla ricerca della verità, ne sentirete il suono.

Un evento mondiale il 15 aprile (in presenza o da remoto)

Visto che siamo vicini alla ricorrenza della morte di Gesù, ripuliamo le menti dall’ossessione del Coronavirus e volgiamo i nostri pensieri verso la liberazione.

In segno di profondo apprezzamento per il più grande gesto d’amore mai mostrato all’umanità, gli amici di Gesù si riuniscono per celebrarne la morte. Il 15 aprile 2022, dopo il tramonto, cade la ricorrenza della morte di Gesù (secondo il calendario ebraico). In tutto il mondo i Testimoni di Geova si riuniranno per commemorarla. Nei paesi dove non si può, lo faranno virtualmente.
Siete invitati caldamente a partecipare anche voi ascoltando il discorso che sarà posto in streaming su www.jw.org dove ascolterete quali benefici potremo ricevere esercitando fede nel riscatto.
Per avere un’idea, guardatevi questa clip: Ricordiamo la morte di Gesù

Timoteo Lauditi, 2 aprile 2020


Immagine dal web Meteo.com